Quando si parla di acufene, molto spesso la prima domanda che ci viene rivolta è: ma il mio acufene è curabile?
È una domanda legittima. Diciamocelo, avvertire per tutto il giorno rumori come fischi, ronzii, scrosci o pulsazioni non è proprio una passeggiata. A lungo andare, questa situazione può portare a non sapere più cosa fare e come curare l’acufene.
Può capitare così che ci si arrenda e si possa pensare che non esistano rimedi efficaci per l’acufene. È comprensibile un po’ di rassegnazione, magari legata al fatto che l’otorino non ha trovato nessun problema all’orecchio.
In realtà, quando l’otorino verifica che la causa dell’acufene non è legata all’orecchio, è un’ottima notizia.
Questo significa che l’acufene non è causato da nessuna malattia degli organi interni dell’orecchio, come l’otosclerosi, da danni vascolari o da danni provocati dall’esposizione prolungata a fonti sonore, come a volte accade ai concerti.
A questo punto ti starai domandando: se il mio acufene non è causato da un problema all’orecchio, allora qual è la causa?
Abbiamo già trattato l’argomento quando abbiamo parlato del rapporto tra acufene e mandibola e quando abbiamo spiegato cosa sono gli acufeni cervicali.
In questo articolo, ti spiegheremo come fare a capire se il tuo acufene è curabile, in modo tale che il fisioterapista e lo gnatologo possano aiutarti.
Non tutti gli acufeni sono uguali, alcuni sono curabili
Spesso alcuni sono portati a pensare che due persone con lo stesso sintomo abbiano lo stesso problema. Ad esempio, se lo stesso dolore al collo affligge due persone diverse, il problema è inevitabilmente lo stesso.
In realtà, questo non è vero. Due persone possono avere lo stesso sintomo (ad esempio: dolore cervicale) ma avere due problemi diversi (ad esempio: l’uno muscolare e l’altro articolare).
La stessa cosa vale per gli acufeni.
L’acufene è un sintomo, cioè ci dice che una persona sta provando qualcosa, in questo caso rumori riferiti all’orecchio. Ma non ci dice quale sia il problema che lo causa.
Ciò significa che il solo fatto di avvertire un acufene non ci dice se può essere curato.
Per questo motivo, è importante sapere che non tutti gli acufeni sono uguali, sia per quanto riguarda le cause, sia per quanto riguarda le cure che lo possono far migliorare.
Studi scientifici hanno dimostrato che alcuni acufeni sono migliorabili e altri addirittura curabili. In particolare, è emerso che fino al 40% degli acufeni può essere migliorato con rimedi specifici o curato con terapie appropriate.
Analizzando questi dati, è intuitivo comprendere che 4 persone su 10 con acufene possono ottenere un notevole beneficio con alcune terapie (l’intensità del rumore all’orecchio si riesce a ridurre notevolmente) o addirittura essere curate completamente.
Come fare allora a capire se il tuo acufene può essere curato?
La durata dell’acufene ci dice se è curabile
La prima caratteristica che ci dice se il tuo acufene è curabile è la durata.
In particolare, se l’acufene è presente da più di 3 mesi allora è probabile che fisioterapista e gnatologo possano essere d’aiuto.
Può sembrare strano questo, perché verrebbe subito da pensare che maggiore è il tempo in cui l’acufene è presente, minori sono le possibilità di curarlo.
In realtà, è proprio il contrario. Se è presente da molto tempo è meno probabile che sia legato a problemi all’orecchio e più probabile che sia legato a problemi cervicali o temporo-mandibolari.
Ovviamente, è sempre importante fare una visita otorinolaringoiatrica per escludere patologie all’orecchio o di altra natura.
Cervicale e mandibola giocano un ruolo importante
Un’altra caratteristica importante è se, oltre all’acufene, sono presenti anche dolori al collo o disturbi all’articolazione temporo-mandibolare, come ad esempio avere la mandibola che scatta, dolori ad aprire la bocca o masticare, oppure mal di testa sulle tempie che peggiora muovendo la mandibola.
In tutti questi casi, è probabile che il problema al collo o alla mandibola possa essere una causa dell’acufene. La buona notizia è che la maggior parte di questi problemi sono risolvibili con una cura specifica di tipo fisioterapico e gnatologico.
Oltre a questo, esistono dei semplici test che possono dirci se acufene, mandibola e cervicale sono collegati.
Da leggere: scopri se soffri di acufeni cervicali con un test online gratuito
Acufene o acufeni fa la differenza
Avere l’acufene da un solo lato o da entrambi fa la differenza per quanto riguarda la possibilità di cura.
Quando l’acufene è avvertito da entrambi i lati, ovvero quando l’acufene è bilaterale, è meno probabile che dipenda da un problema cervicale o temporo-mandibolare.
Attenzione però, si parla in questo caso di probabilità e non di certezza. Esistono casi in cui l’acufene è avvertito sia a destra che a sinistra, e nonostante ciò è comunque legato ad un problema al collo o alla mandibola.
Quando invece l’acufene è avvertito da un solo lato, a destra o a sinistra, allora è più probabile che sia collegato ad un problema al collo o alla mandibola, e quindi che sia curabile con la fisioterapia e la gnatologia.
Se l’acufene cambia allora sei a buon punto
Un’ultima caratteristica dell’acufene curabile, ma non meno importante, è legata alla possibilità di modificarlo.
Cosa si intende?
Modificare l’acufene o meglio, “modulare” l’acufene, significa riuscire a far aumentare o diminuire l’intensità o il tono del rumore. Ad esempio, il rumore può aumentare con la contrazione di alcuni muscoli del collo. Oppure, può modificarsi aprendo la bocca, muovendo la mandibola di lato, digrignando i denti oppure serrando la bocca.
Ecco, se questo avviene, allora è un’ottima cosa.
Il motivo? Molto semplice, significa che c’è una relazione tra il collo o la mandibola e l’acufene. Quando questo avviene è davvero molto probabile che manipolazioni fisioterapiche e terapie gnatologiche possano essere efficaci.